La Libreria del Mare
Vento, salsedine e libertà: se queste tre parole vi fanno sognare, a Milano c’è un porto dove gettare l’ancora e navigare nel mare della letteratura marinaresca…
Nel 1976 un’antica salumeria si riempie di libri: nasce così la Libreria del Mare. Quali sono stati i grandi cambiamenti e quali sono, invece, gli aspetti che rimangono inalterati nel corso del tempo?
Il primo grande cambiamento è avvenuto negli Anni Ottanta, quando il fondatore della libreria, Dario Castelfranco, ha ceduto l’attività a Piera Casari, una delle attuali comproprietarie della libreria. In quegli anni la libreria si è trasformata da idea romantica in stato embrionale a realtà concreta affermata nel settore. L’assortimento di libri e altri prodotti in vendita è considerevolmente aumentato e l’allestimento della libreria ha preso forma, grazie non solo alla conservazione di parte del mobilio d’epoca, ma anche alla creazione di nuovi arredi in stile.
Il secondo grande cambiamento è avvenuto nel 2017, quando Piera ha accolto in società Simona Torriani e Alessandro M. Gigliola, suoi dipendenti storici. Da quel momento la libreria ha iniziato a organizzare regolarmente presentazioni di libri e incontri con autori, a collaborare con l’Associazione delle Librerie Indipendenti di Milano e ha investito grandi risorse ed energie sullo sviluppo di un ecommerce bilingue accessibile da tutto il mondo. Quindi, da un lato la libreria ha consolidato il suo ruolo di faro culturale per gli amanti del settore e avviato un’attività di rilevanza sociale sul territorio, mentre dall’altro ha ampliato il suo mercato grazie a strumenti di vendita moderni ed efficaci.
L’elemento di continuità è costituito, invece, dall’ambito specialistico della libreria e dalla viva passione di tutte le persone che hanno contribuito alla sua sopravvivenza e al suo sviluppo nel corso di quasi cinque decadi.
Piera Casari è al timone della libreria dagli anni ’80 e ora guida la libreria in collaborazione con Alessandro Michele Gigliola e Simona Torriani. Cosa significa, per una libreria, avere un punto di riferimento così solido?
Piera non è solamente la memoria storica della libreria, ma è tuttora un membro operativo della gestione dell’azienda, grazie alla sua tenacia e alla sua tempra inossidabile. Oltre a condividere le sue competenze e la sua esperienza, Piera svolge una funzione di continuità per la libreria, creando un giusto equilibrio fra l’innovazione e i cambiamenti da un lato e la conservazione e la stabilità dei suoi tratti distintivi dall’altro.
Una menzione particolare va fatta per gli arredi della libreria che, nel 2020 è stata selezionata fra le librerie più belle del mondo dall’editore tedesco Gestalten nel libro Do you read me?. Vi sono turisti che entrano in libreria attirati dalla sua fama?
La libreria ha sede in un palazzo storico nel pieno centro di Milano e conserva tuttora i soffitti originali in legno e parte del mobilio d’epoca. Di conseguenza è spesso meta di visite da parte non solo degli appassionati del settore, ma anche di passanti e turisti affascinati dall’atmosfera senza tempo del negozio. Non possiamo che ringraziare tutti gli editori che nel corso degli anni hanno deciso di parlare di noi all’interno delle loro pubblicazioni e soprattutto tutti i nostri appassionati lettori e clienti che con il loro affetto e il passaparola consentono tutt’oggi alla Libreria del Mare di proseguire nel suo cammino.
Alessandro si occupa di reperire per i clienti le richieste più speciali, in particolare libri rari: quali sono state le ricerche più avventurose e interessanti?
Scovare edizioni fuori catalogo al giorno d’oggi è decisamente più semplice rispetto al secolo scorso, grazie al supporto di internet. I casi più difficili, tendenzialmente, sono quelli che coinvolgono la ricerca di libri stranieri che arrivano dall’altro capo del mondo (con tutte le relative complicazioni doganali e i consistenti costi di spedizione) assieme alla ricerca di libri italiani di piccoli editori, con i quali alle volte è complicato persino riuscire a mettersi in contatto. Tuttavia, la gratificazione che si prova a soddisfare il desiderio di un lettore appassionato, nonostante il processo possa essere complesso, vale sempre la pena di ogni sforzo.
Dal sito della libreria del Mare è possibile accedere al blog, uno spazio in cui si possono trovare con cadenza mensile articoli e approfondimenti interessanti. Quanto è impegnativo, nel contesto dell’attività della libreria, creare questo tipo di contenuti?
Pubblicare online contenuti interessanti da un punto di vista culturale e possibilmente utili da quello commerciale è un lavoro a tempo pieno. Inizialmente Alessandro si occupava personalmente della selezione e della stesura dei contenuti, ma con l’aumento della mole di lavoro affrontata (fortunatamente) negli ultimi anni, la libreria ha deciso di avvalersi della collaborazione di Ludovica Volpi, esperta copywriter che ha garantito al blog continuità e qualità allo stesso tempo.
Barca Pulita è il progetto di Elisabetta Eordegh e Carlo Auriemma, navigatori, scrittori e documentaristi. La libreria del Mare sostiene il loro lavoro e lo promuove: ci potete raccontare qualcosa di più in merito?
Barca Pulita è un’associazione senza scopo di lucro, il cui equipaggio, composto da Carlo e Lizzi, naviga a impatto zero negli angoli più remoti del pianeta per documentare le culture in via d’estinzione e le meraviglie della natura sconosciute ai più. Il rapporto di amicizia e stima che lega La Libreria del Mare a Barca Pulita dura ormai da oltre trent’anni e nel suo piccolo la libreria ha sostenuto (e sostiene) i progetti e i viaggi di Carlo e Lizzi per mezzo della fornitura di attrezzatura tecnica, come i portolani e le carte nautiche necessarie alle loro navigazioni.
La Libreria del Mare è presente al Salone nautico: quali sono le pubblicazioni ricercate dai suoi frequentatori?
La libreria è stata un espositore assiduo al Salone Nautico di Genova durante gli Anni Ottanta e Novanta, ma i costi sempre più elevati di partecipazione e logistica hanno portato il management della libreria, a suo tempo, a interrompere la tradizione. Si tratta, tuttavia, di una tendenza comune a moltissimi espositori del settore dell’editoria, che nel corso degli anni si sono inevitabilmente assentati dal Salone. Del resto è facilmente comprensibile che una piccola attività imprenditoriale come una libreria non possa competere con i grandi cantieri e fornitori nautici quando si parla di costi per l’affitto di uno stand. Da questo punto di vista sarebbe auspicabile un’apertura al confronto da parte dei vertici del Salone, in un’ottica non solo commerciale, ma anche di natura culturale.
Sebbene i libri per l’estate e i libri di mare siano due cose ben diverse, durante la stagione estiva vi è per caso un interesse maggiore per la letteratura marinaresca?
Esiste una stagionalità anche in questo settore: mentre i libri di narrativa o quelli per bambini hanno un andamento più o meno costante nel corso dell’anno, è indubbio che durante la bella stagione le vendite di volumi tecnici (come i portolani, la manualistica e le guide turistiche) subiscano una decisa impennata. Allo stesso modo, sotto Natale, capita lo stesso ai libri fotografici, ai calendari, alle agende e all’oggettistica decorativa che si trova in vendita presso la libreria.
Tutti conoscono Corto Maltese e le sue avventurose peregrinazioni: quali sono gli altri fumetti e le graphic novel che potete consigliare a coloro che amano la serie creata da Hugo Pratt?
Con la dovuta ammirazione per il talento e il genio di Hugo Pratt, lo zoccolo duro dei suoi collaboratori sta portando avanti un’opera continua di diffusione culturale di alcuni suoi lavori inediti o predecentemente pubblicati su giornali e periodici, grazie all’impegno di Cong Edizioni. Occorre ammettere che tuttora, quando si parla di graphic novel e fumetti legati al mare, Hugo Pratt rimane l’incontrastato maestro del settore. Fra le sue opere recentemente ripubblicate da Cong e ignote ai più spiccano sicuramente un’originale versione dell’Odissea e un adattamento delle avventure di Simbad il marinaio, pubblicate in origine dal Corriere dei Piccoli nel 1963.
Consigliate ai lettori qualche classico della letteratura marinaresca per coloro che desiderano iniziare a navigarla!
La letteratura marinaresca annovera una quantità considerevole di libri che si potrebbero definire “classici” del settore. Pur nella consapevolezza che citandone alcuni verrà fatto un torto agli altri, non si può prescindere dalla lettura di “Endurance” di Alfred Lansing, che racconta la sfortunata spedizione di Shackleton al Polo Sud e di come si sia trasformata repentinamente in una lotta per la sopravvivenza dell’intero equipaggio. Allo stesso modo qualunque appassionato di navigazione dovrebbe leggere almeno una volta nella vita “Solo, intorno al mondo”, in cui Joshua Slocum racconta in prima persona la circumnavigazione del mondo a vela compiuta da un uomo in solitaria per la prima volta nella storia a fine Ottocento.
Quale messaggio desiderate condividere con i librai e le libraie delle librerie indipendenti italiane?
Consapevoli delle difficoltà oggettive e, alle volte, sconfortanti che affliggono le librerie indipendenti in Italia, è possibile trovare soluzioni per far coesistere le necessità economiche e commerciali e l’afflato socio-culturale tipico di queste micro-attività. L’attività online non è certamente trascurabile nel 2025, ma ancora più preziosi possono rivelarsi il networking con altre librerie indipendenti, la costruzione di forti connessioni territoriali con le istituzioni pubbliche e private e la capacità di trovare un equilibrio fra l’innovazione e la tradizione.