Libreria Bastogi
C’è una libreria che in estate apre fino a mezzanotte, e che sogna di circondarsi dell’acqua della laguna di Orbetello, in cui i classici non mancano mai…
Qual è la storia della libreria Bastogi?
La storia della Cartolibreria Bastogi è piuttosto lunga e variegata in quanto questa attività nasce tra gli anni ‘40 e ‘50 del secolo scorso, come negozio di cartoleria e giocattoli, per poi essere affiancata da materiale per subacquei, abbigliamento sportivo e libri scolastici e di narrativa. Negli anni ‘80 i negozi diventano due e quindi c’è molto più spazio da destinare ai libri, quindi a quel periodo si può datare la nascita della Cartolibreria.
La libreria si trova a Orbetello, una cittadina che si anima particolarmente durante la stagione turistica: anche il lavoro in libreria cambia a seconda delle stagioni?
Sì, purtroppo, c’è molta differenza tra l’inverno e l’estate, come affluenza di pubblico, quindi d’estate oltre all’orario canonico aggiungiamo, per i mesi di luglio e agosto, l’orario serale fino alla mezzanotte circa.
C’è una sezione del vostro catalogo che curate con particolare attenzione?
Cerchiamo di curare tutti i settori, in particolare la saggistica, ma quello a cui destiniamo più attenzione è quello dei classici, non devono mancare mai.
Curarsi con i libri ricorda che nel 1997 ha acquistato presso la vostra libreria la sua copia di Meridiano di sangue di Cormack McCarthy: trovo molto emozionante che, a distanza di così tanto tempo, i lettori siano in grado di ricordare con tale precisione le librerie in cui hanno acquistato alcuni dei loro libri. Avete qualche aneddoto memorabile, dal vostro punto di vista di librai?
La nostra clientela è piuttosto “storica”, abbiamo stabilito dei rapporti che vanno oltre quello di venditore — cliente e ci teniamo molto a mantenerli, coloro che passano di qua ogni tanto sono i benvenuti e se si ricorderanno di noi o della nostra libreria vorrà dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Episodi particolari ve ne sono molti, ma vedere arrivare in negozio un adulto che ti dice che viene in questa libreria da quando era bambino e oggi ancora ci torna con piacere, inorgoglisce.
Da molti anni organizzate un festival letterario, “Sotto i platani della Parrina”: come è nata questa iniziativa e come si è sviluppata nel corso degli anni?
L’iniziativa di Sotto i platani della Parrina è nata dalla volontà di due donne speciali, una di loro, Michela Papadia, purtroppo, ci ha lasciati alcuni anni orsono, le quali vivendo in questo territorio e vedendo la scarsità di iniziative culturali che vi erano decisero di coinvolgerci, 14 anni fa, in una iniziativa che tuttora va avanti, grazie alla fantastica ospitalità della dott.ssa Franca Spinola, proprietaria de La Parrina. Ospitiamo circa 20/25 eventi letterari l’anno con un pubblico che varia dalle 30/40 unità fino alle 250 del periodo estivo. Cerchiamo di toccare tutti i generi letterari, dal romanzo al giallo, dalla poesia alla saggistica, puntando su nomi molto noti, ma cercando di dare spazio anche ad autori che noti lo saranno. Seguiamo anche altre iniziative simili, come Capalbio Libri, il Premio Capalbio Piazza Magenta, gli Incontri della Biblioteca di Montemerano, Festival di Siloe, Orbetello Book Prize, etc….
Ci sono nuovi progetti che vorreste intraprendere in futuro? Cosa vi piacerebbe poter realizzare per la vostra libreria?
Progetti per il futuro, in questo periodo, non ne abbiamo, cercare di andare avanti con la nostra attività il più a lungo possibile è il nostro progetto, continuare a dare stimoli culturali al nostro territorio fino a quando potremo farlo.
Se si presentasse l’occasione di spostare la libreria in un altro luogo, dove la collochereste?
Sinceramente ad Orbetello il Corso Italia, dove siamo, e’ sicuramente il posto commercialmente più ambito, se dovesse essere in paese ci piacerebbe una collocazione su una palafitta in una delle lagune che ci circondano, un po’ come la casa della Fata Turchina nel Pinocchio di Comencini.
C’è una libreria indipendente che ammirate in particolar modo?
A livello europeo penserei alla “Shakespeare & Co.” di Parigi. In Italia penserei alla libreria di Bassano del Grappa, quella sita in Palazzo Roberti.
Avete un messaggio da condividere con i librai e le libraie d’Italia?
Cerchiamo di resistere, siamo importanti per il nostro territorio.
Consigliateci dei “romanzi maremmani”!
In verità romanzi ambientati in Maremma non ve ne sono molti, molta più saggistica o racconti, per citarne alcuni ancora in commercio “Il fuoco e la polvere” di M. Garofalo, Frassinelli e “Il bacio del brigante” di F. Limardi, Mondadori, questo titolo, però, temo sia ad oggi un Fuori Catalogo.