Libreria Coreander

Il Lettore Forte
3 min readJul 8, 2023

--

Tutte le librerie meriterebbero di aprire in luoghi maestosi o pittoreschi e la Coreander l’ha fatto, ha scelto una delle piazze più importanti di Roma per diffondere la passione per i libri e ottimi consigli di lettura.

Come nasce la libreria Coreander?

Nasce da un’unione di desideri e forze. Claudio avrebbe sempre voluto aprire una libreria, la vita però lo ha portato altrove. Io lavoravo in una libreria che ha chiuso. Sono bastate un paio di chiacchierate, lui ha messo il capitale e io il lavoro.

C’è una sezione del vostro catalogo che curate con particolare attenzione?

Non saprei indicare un settore su tutti. L’obiettivo è però sempre offrire qualcosa che in un’altra libreria non si troverebbe, o che magari c’è ma nascosto. Lavoriamo molto bene con gli editori indipendenti. Sui grandi gruppi editoriali mettiamo in risalto titoli minori.

Ovviamente abbiamo novità e titoli gettonati, magari meno in vista.

Fra le varie attività della libreria c’è anche un gruppo di lettura che si tiene anche al di fuori dei vostri locali: quanto è importante coinvolgere e tessere le relazioni con altri punti di riferimento culturali cittadini?

Fondamentale! Non si può più pensare di sopravvivere solo con i clienti che entrano in libreria. Purtroppo.

La Coreander fa parte della rete di librerie che si appoggia a Bookdealer: è un servizio che continua a interessare i vostri clienti anche ora che la pandemia non influenza il modo in cui fare gli acquisti in libreria?

Si funziona ancora, l’acquisto online è ormai prassi per tutti anche se sappiamo che ai nostri clienti piace passare in libreria a spulciare tra gli scaffali e a fare due chiacchiere, farsi consigliare.

Quanto sono importanti per voi, nella scelta dei titoli da proporre, i premi letterari e le classifiche pubblicate sui giornali?

Molto poco.

Fra Instagram e Facebook, quale dei due social è secondo voi più indicato al momento per sviluppare l’attività di una libreria?

Sono target diversi, credo dipenda dal tipo di libreria che si ha.

Ho posto una domanda su Twitter: “La gestione di una libreria, soprattutto se indipendente, è irta di difficoltà. Ne aprireste una ugualmente, se ne aveste la possibilità?”. Il sondaggio si è chiuso con un 50 % di sì, 29,4% di Sì, con amici, e un restante No al 20,6%. Cosa ne pensa di questo questo risultato?

Manca la domanda “hai mai lavorato, anche un solo giorno, in una libreria?”. Molte persone hanno un’idea romantica del libraio che davvero non corrisponde alla realtà. Sai quante volte ci siamo sentiti dire: “che bello il tuo lavoro, se facessi il libraio starei tutto il tempo a leggere. Ah l’odore dei libri”. Nemmeno me la ricordo l’ultima volta che sono stata in libreria seduta a leggere. Fatture, fornitori, banca, commercialista, carichi e resi, bagni e pavimenti da lavare, scaffali da spolverare. E poi, dettaglio non da poco, I LIBRI PESANO! Però che vuoi che ti dica io? L’ho aperta…

Gemellaggi immaginari: quale libreria indipendente italiana scegliereste?

Ci sono talmente tante librerie belle in Italia, potrei stare ore a pensarci e cambiare idea continuamente. Dipende molto dall’obiettivo della collaborazione. Un pezzetto di cuore però l’ho lasciato a Il pensiero meridiano a Tropea.

C’è un messaggio che volete condividere con i librai e le libraie d’Italia?

Tu vodka o gin?

Qual è l’ultimo libro che avete venduto?

L’assassino è tra le righe di Hallett. Einaudi.

Proprio ora, giusto per smentire tutto quello che ho scritto sopra. Vabbè.

--

--

Il Lettore Forte
Il Lettore Forte

Written by Il Lettore Forte

Anche i lettori forti a volte guardano solo le figure. https://linktr.ee/illettoreforte

No responses yet