Libreria Francavillese

Il Lettore Forte
4 min readMar 1, 2023

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Come i suoi spazi flessibili, la Francavillese è al passo coi tempi. Attrae i lettori in libreria e poi si espande per raccogliere intorno a sé i membri della sua comunità.

La Francavillese apre i battenti nel 1978: com’è cambiata, nel corso del tempo, l’attività della libreria?

È cambiata moltissimo: la libreria aprì per il volere di persone che avevano altre attività (edicole, librerie, cartolerie) e che decisero di unire le forze per poter offrire un servizio congiunto per l’editoria scolastica. Alcuni soci poi andarono in pensione, altri scelsero di mettersi in proprio, rimasero i miei genitori. Una decina di anni fa io scelsi di occuparmi di una ulteriore trasformazione dell’attività, resa possibile dall’aiuto enorme dei miei genitori, prossimi alla pensione, e alla disponibilità di un locale contiguo al nostro, che ci permise di ampliare lo spazio a disposizione: rispolverai l’identità indipendente della libreria (all’epoca dell’apertura presente ma in un mercato in cui l’opzione del franchising non esisteva nemmeno) e misi in campo i miei studi e la mia passione per l’editoria di qualità per bambini e ragazzi

Francavilla Fontana è una cittadina di circa 35mila abitanti: cosa significa gestire una libreria indipendente nel contesto della vostra comunità?

Significa parlare con questi 35mila abitanti e ascoltarsi a vicenda, chiedersi di cosa c’è bisogno, cercare di offrire un servizio utile e rendersi partecipe ad un elemento che spesso viene dato per scontato quando si passeggia in una città: i negozi di vicinato sono importanti, rendono bello e utile muoversi, passeggiare, e possono resistere grazie alle risposte che danno e a come le danno, ma anche al mondo in cui siamo educati a interagirci.

C’è una sezione del catalogo che viene curata in particolar modo?

La sezione dedicata agli albi illustrati e i saggi, che sono le categorie in cui mi sento più “a mio agio”.

Lo spazio fisico della libreria è flessibile per permettere ai librai di creare e ai lettori di ritrovarsi: come avete concepito questa dinamicità?

Cercando di proporre una modularità anche nell’arredamento: non ci siamo riusciti totalmente, ma ogni volta che c’è la possibilità costruiamo qualcosa che si adatti alle varie anime della libreria in maniera dinamica. Lo spazio non è mai abbastanza, specialmente rispetto alle esigenze dei libri scolastici per cui servirebbe un magazzino a parte, ma cerchiamo di sfruttare i lati positivi di ciò che abbiamo.

Come create le vostre vetrine?

Con le novità per esigenze editoriali per la vetrina “per adulti”, quando è possibile però le vetrine che ci piacciono di più sono quelle tematiche, l’ultima che mi viene in mente è stata dedicata ad Alessandro Leogrande, autore purtroppo scomparso che avevamo ospitato in libreria nel 2017. In occasione di un opera teatrale ispirata alla sua vita che è stata messa in scena due settimane fa presso il cinema teatro Italia di Francavilla, abbiamo dedicato a lui e a degli scritti contingenti la nostra vetrina. Alla fine la vetrina è un altro modo per raccontare storie.

L’ultimo post del vostro blog risale a qualche anno fa: avete preferito concentrarvi sui social network come Instagram o Facebook?

Purtroppo soffro di ansia da prestazione riguardo i social network, non riesco a starci dietro senza sentirmi schiacciato, mentre il blog, portato avanti grazie al coinvolgimento di Marco Montanaro, è stato un progetto a termine. Cercheremo però di migliorare sotto gli aspetti della nostra produzione online.

L’orario d’apertura è piuttosto esteso, fino alle 20 e 30: sono molti i clienti a fare un giro in libreria dopo aver terminato la giornata lavorativa?

Specialmente in primavera ed estate, da queste parti si esce di casa molto tardi il pomeriggio, e si torna dopo le 21, perciò sì, la sera è un momento importante in certi periodi dell’anno.

Le Strade dei Libri è un festival di letteratura dedicato all’infanzia che ha luogo a Francavilla Fontana: che tipo di attività sono proposte e come vi collaborate?

Le Strade dei Libri è un festival che organizziamo assieme a Le Radici e le Ali, associazione capofila con cui collaboriamo da sempre. È un progetto portato avanti con molto impegno e dedizione, è dedicato alla lettura illustrata ma da quest’anno amplieremo il programma dedicandoci a un tema, quello del paesaggio, e includendo narrativa e saggistica. L’idea è quella di portare i libri per strada e festeggiarli insieme, trovando il modo di far arrivare in città scrittori e illustratori da tutta l’Italia.

Se fosse possibile “far sparire” le automobili parcheggiate lungo la strada (sebbene appartengano ai vostri clienti!), come verrebbe occupato lo spazio esterno al negozio?

Con tanti alberi e panchine.

Avete un messaggio che desiderate condividere con i librai e le libraie d’Italia?

Parliamoci di più!

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