Libreria I libri sul comò

Il Lettore Forte
5 min readOct 11, 2024

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La vera sosta che si deve fare a Maranello non è ai box ma in questa libreria che ha tanto da offrire sia ai piccoli che ai grandi lettori. Sara Calzolari ci racconta la sua vita da libraia.

Sono trascorsi dieci anni da quando avete preso in gestione la libreria: com’è cambiato il mestiere del libraio in questo lasso di tempo, dal vostro punto di vista?

Credo che il lavoro del libraio non sia cambiato negli ultimi 10 anni, si deve sempre seguire la stagionalità e le ricorrenze nelle proprie proposte, soprattutto per i bambini. Il cliente va seguito raccontando le trame e consigliando letture adatte alle diverse occasioni.

L’unica cosa che ho notato negli ultimi anni forse, è una flessione al ribasso nella richiesta dei grandi autori, parlo di coloro che con le strenne natalizie, seppure in un contesto piccolo come il mio, potevano vendere una dozzina di copie. Ecco questo non avviene più.

Inoltre sempre più spesso vengono richiesti titoli pubblicati in maniera indipendente e che quindi non sono presenti nel catalogo nazionale degli editori ufficiali. Dispiace non essere in grado di procurarli ma per fare ciò dovrebbero essere acquistati dalla concorrenza online e questo, per una libreria indipendente, non è eticamente accettabile.

Maranello conta poco più di 17mila abitanti ma, grazie all’industria automobilistica, vi risiede un’ampia comunità internazionale: questa varietà culturale si riflette sull’attività della vostra libreria?

Forse risulterà forte quello che sto per affermare ma purtroppo no, anzi sembrerebbe proprio che qui esista quasi solo la Ferrari.
È un grande peccato perché abbiamo tutti bisogno di riflettere, arricchirci mentalmente e circondarci di bellezza che evidentemente non è solo quella automobilistica. Questo impoverimento culturale mi rammarica molto e credo non sia un problema solo di Maranello ma probabilmente di tanti altri comuni o città trainati quasi esclusivamente da un’unica attività.

La libreria propone anche testi per dislessici e ipovedenti e il tema dell’accessibilità è sempre più importante a livello editoriale: qual è il vostro punto di vista, visto che siete il punto d’incontro tra chi i libri accessibili li produce e chi li legge?

Al momento non abbiamo testi per ipovedenti ma tanto per dislessici e per chi rientra nello spettro dell’autismo con testi ad alta leggibilità e in simboli. Facciamo parte dei #nidiuovonero ovvero un insieme di librai che insieme alla casa editrice Uovonero promuove libri con le caratteristiche prima citate, ci sono anche un paio di testi con pagine in braille, sempre per bambini.
È un settore ancora poco conosciuto che cerchiamo di promuovere e valorizzare perché il numero di famiglie che deve affrontare queste problematiche è sicuramente in aumento.

Avete inaugurato il club del libro o il progetto è ancora in fase di realizzazione?

Purtroppo nonostante qualche risposta al sondaggio proposto qualche anno fa sui social della libreria, nessuno è mai venuto concretamente ad iscriversi al club del libro che avremmo voluto iniziare e questo ci ha lasciati davvero desolati e diffidenti nei confronti di un entusiasmo che viene dimostrato solo ed esclusivamente con un click sui social e nulla più.

La libreria offre anche un servizio di ricerca di rarità editoriali: quali missioni vi hanno dato filo da torcere e quali sono i titoli più rari che vi sono stati richiesti?

Negli anni è capitato di reperire alcuni titoli di saggistica o a tema Ferrari che sono ormai reperibili solo nel mondo dell’usato e dell’antiquariato.

È anche capitato di richiedere testi nuovi a case editrici francesi o tedesche e in questi casi è molto utile conoscere le lingue straniere anche se in un caso in particolare purtroppo l’articolo richiesto, a causa del trasporto a rilento, arrivò molto in ritardo.
Procuriamo in generale libri nuovi in lingua originale su prenotazione. Si fa volentieri il possibile ma è sicuramente più impegnativo e il risultato più lento o incerto.

Verrebbe da pensare che collaborare con una biblioteca, un luogo in cui i libri si prendono in prestito gratuitamente, sia incompatibile con la missione di un’attività di commercio in cui i libri si vendono. Perché non è così?

Le biblioteche sono anzi sicuramente clienti delle librerie, si collabora per le forniture ma anche per allestire i banchi libri per gli eventi pubblici che si tengono in biblioteca e che riscontrano sicuramente più successo, in quanto comunali, rispetto ad esempio alle iniziative tentate anni fa in libreria. Torniamo quindi al tema dolente della poca partecipazione agli eventi culturali. La legge Franceschini negli ultimi anni è stata davvero importante perché ha messo in contatto le biblioteche e le librerie del territorio. Le prime sono state rifornite di nuovo materiale permettendo lo svecchiamento e il ricambio delle proposte. Le seconde hanno potuto lavorare e, credetemi, ne hanno tanto bisogno!
Purtroppo questo “sodalizio” è terminato l’anno scorso per decisioni governative, in continuità con un degrado e un impoverimento culturale che è sotto gli occhi di tutti.

Sono molti i lettori che aderiscono all’iniziativa del #librosospeso?

I primi anni di attività della libreria alcuni clienti davvero speciali hanno partecipato donando qualche #librosospeso a beneficio di chi volesse prenderlo gratuitamente. Erano solitamente titoli che avevano avuto un significato particolare per la persona che lo donava e quindi voleva condividerlo con altri. A volte anche noi della libreria donavamo dei #librisospesi ma ultimamente questa iniziativa è un po’ caduta nel dimenticatoio.

Abbiamo di fronte a noi tutti i mesi più freddi dell’anno: quali letture ci consigliate per attraversare indenni l’autunno inoltrato e l’inverno?

Leggete insieme ai vostri bambini tanti albi illustrati, vi posso assicurare che è tempo di qualità ben speso insieme.

Non darei dei titoli ma piuttosto nomi di artisti illustratori che io amo come: Marco Somà, Richolly Rosazza, Joe Tod-Stanton, Helen Oxenbury, Tana Hoban, Jimmy Liao, Massimiliano Frezzato, Barbara Cantini, Benjamin Lacombe, Hélène Druvert, Roberta Rossetti… e tanti altri.
Per quanto riguarda le letture per adulti e ragazzi al momento farei 2 nomi soltanto, tengo il resto per la prossima intervista: Ursula K. Le Guin e Christelle Dabos perché fantascienza e fantasy contengono molta più realtà di quello che potreste immaginare!

Un sabato pomeriggio a Maranello: un salto in libreria, ovviamente la vostra, e poi?

Consiglierei di visitare il Mabic ovvero la moderna biblioteca comunale, fare una passeggiata in centro e in uno dei 3 parchi del comune e per chi è appassionato una visita al Museo Ferrari.

Quale messaggio vuole condividere con i librai e le libraie italiani?

Librai e libraie conoscono bene la bellezza ma anche gli sconforti e i sacrifici del mestiere perciò non mi dilungo e semplicemente auguro a tutti un autunno/inverno ricco di incontri, racconti e speriamo anche riconoscimenti e soddisfazioni!
Teniamo duro perché anche se qualcuno non lo riconosce facciamo un lavoro davvero valido e importante.

Seguite la libreria I libri sul comò è su Instagram e Facebook.

Un mio personale appello agli abitanti di Maranello e dintorni: organizzate quel gruppo di lettura, perché una libreria che apre le sue porte alla comunità di cittadini e di lettori diventa un luogo d‘aggregazione in cui incontrare spiriti affini, non solo libri.

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Anche i lettori forti a volte guardano solo le figure. https://linktr.ee/illettoreforte

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