Libreria Periferica
Di periferico ha solo il nome!
Questa libreria è un aggregatore, un catalizzatore di iniziative, un centro per tutti gli abitanti e i lettori che gravitano intorno a due librai eccezionali.
Come nasce la libreria Periferica?
Periferica nasce a fine Marzo 2017, con l’idea di essere non solo un negozio ma un posto dove succedano cose e dove la lettura possa essere contaminata da altre forme d’arte. Abbiamo scelto personalmente tutti i titoli che compongono la nostra selezione, grazie al rapporto diretto con gli editori che ci consente di conoscere bene il loro catalogo. Ci siamo improvvisati carpentieri e per i due mesi precedenti all’inaugurazione abbiamo costruito i mobili con materiali di recupero.
Albinia è una frazione di Orbetello e conta circa 3000 abitanti: cosa significa gestire un’attività culturale in un tale contesto?
Avere una libreria indipendente che si occupa di editoria non convenzionale, in una piccola realtà provinciale, significa guadagnarsi la fiducia delle persone. È un processo molto lento e per niente semplice. Significa essere etichettati come snob da chi non vuole capirci ma, dall’altra parte, ricevere tanto supporto da chi sposa le nostre idee e la nostra voglia di fare, orizzontale.
C’è una sezione del vostro catalogo che curate con particolare attenzione?
Abbiamo molto a cuore la selezione per i più piccoli e possiamo dire che abbiamo un occhio di riguardo per la narrativa emergente.
Periferica podcast è una sezione del vostro sito dedicata, ovviamente, ai podcast, nata durante la quarantena e durata circa tre mesi. Avete mai pensato di riprendere l’iniziativa?
Tantissime volte. Il nostro sogno è Radio Periferica. Al momento è difficile, più che altro per una questione di tempo. Ma mai dire mai.
Aprirete altri canali di comunicazione con il pubblico, oltre a Facebook e Instagram?
A volte pensiamo a Tik tok, piano piano ci arriveremo.
Se fosse possibile “invadere” lo spazio esterno della libreria come vi piacerebbe strutturarlo?
Spesso, con la bella stagione, “invadiamo” lo spazio esterno di Periferica per eventi di vario genere. Qualche anno fa riuscimmo a far chiudere la strada per una presentazione in collaborazione con il prezioso bar, l’Oca Bianca, che abbiamo di fronte. Il nostro sogno segreto resta un ponte che ci colleghi.
Ci sono librerie indipendenti che rischiano la chiusura: quali sono le iniziative che il pubblico può intraprendere per salvarle (oltre, chiaramente, acquistare i libri presso di loro)?
Sicuramente parlare agli altri della propria libreria indipendente del cuore, in modo da sensibilizzare il proprio intorno a questo tipo di realtà. Inoltre sarebbe bello anche informarsi o essere aperti a lasciarsi informare riguardo alla fiera editoriale: non si guarderebbero più con gli stessi occhi le librerie di catena e i grandi editori.
Periferica anima anche un gruppo di lettura e organizza numerose presentazioni: quanto è impegnativo, per una libreria indipendente, gestire questo tipo di iniziative “extra”?
Moltissimo. Non le consideriamo “extra” ma parte integrante e fondamentale dell’idea alla base di librerie come la nostra. Non sono (e non siamo) solo un negozio ma cerchiamo di essere un polo culturale, un punto di ritrovo e di riferimento per la comunità in cui esistiamo, al di là di ogni presunzione. Anzi, con la voglia di creare socialità e momenti di confronto. Al di là di queste considerazioni, è molto impegnativo organizzare, ad esempio, una presentazione. L’evento finale è come la punta di un iceberg: sotto c’è molto lavoro che non si vede ma che è stato fatto.
Per un giorno avete la possibilità di lavorare in una libreria indipendente italiana diversa dalla vostra: quale scegliereste?
La libreria Colapesce di Venera Leto a Messina!
Avete un messaggio da condividere con i librai e le libraie d’Italia?
Fuori dalla retorica, resistete e resistiamo, le nostre librerie indipendenti sono molto più di un negozio.
Qual è l’ultimo libro che avete venduto e qual è l’ultimo che avete consigliato?
L’ultimo libro venduto: Garibaldi di Luciano Bianciardi, Minimum Fax.
L’ultimo libro consigliato: Ragazze perbene, Olga Campofreda, NN editore.